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Ettore Tito nacque a Castellammare di Stabia nel 1859, ma da ragazzino, con la famiglia si trasferì a Venezia, dove trascorse tutta la vita. Artisticamente iniziò giovanissimo la sua formazione sotto la guida del pittore olandese Cecil Van Haanen per poi proseguire gli studi presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia, dove venne accettato all'età di 12 anni, quindi prima di aver raggiunto l'età minima legale per l'ammissione e diplomandosi a 17 anni. Già a 18 anni ottenne un grande successo all'”Esposizione Nazionale Artistica” di Veneziacon il suo dipinto “Pescheria Vecchia”, che fu acquistato dalla “Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma”. Nel 1894, divenne Professore di Pittura all'Accademia di Belle Arti di Venezia, incarico che ricoprì fino al 1927. Tra i suoi soggetti preferiti vi furono da subito scene di vita quotidiana con figure e paesaggi di Venezia, ma dopo il 1900 curò anche soggetti mitologici. Fu anche illustratore per riviste anglosassoni ed americane. Divenne molto popolare in Italia e fu regolarmente invitato alla Biennale di Venezia dal suo inizio, nel 1895, anche con intere sale a lui dedicate, fino al 1935. vincendo il Premio Città di Venezia e la Grande Medaglia d'Oro. Vinse numerosi ed importanti Premi, come la Medaglia d'Oro all'Esposizione Universale di Parigi del 1900n con il dipinto “Chioggia”, che fu acquistato dal Museo di Lussemburgo, il Gran Premio all'Esposizione Internazionale di Bruxelles del 1910 ed il Gran Premio per la Pittura Italiana all'Esposizioner Internazionale Panama-Pacifico di San Francisco del 1915. Nel 1926 fu nominato membro della Reale Accademia d'Italia. Nel 1929, a 70 anni, gli fu chiesto di realizzare un dipinto di 400 metri quadri per la volta della Chiesa di Santa Maria di Nazareth a Venezia, in sostituzione dell'opera del Tiepolo, distrutta durante la prima Guerra Mondiale. La sua ultima grande opera fu “I Maestri Veneziani”, che raffigurava Venezia come una giovane donna attorniata dai più grandi artisti veneziani come Tiepolo, Veronese, Tiziano e Tintoretto, che le rendono omaggio. L'opera fu esposta alla Biennale di Veneia del 1940. Tito morì a Venezia nel 1941.